Le api migratori < = > Andrea Raos

  LE API MIGRATORI ANDREA RAOS Il libro forse più apprezzato di Andrea Raos, seppure con una scarsa diffusione all’epoca, è proprio Le api migratori. Uscito per la prima volta nel 2007 per i tipi di Oedipus, [dia•foria ne propone una riedizione completamente rivista dal punto di vista grafico e editoriale, restituendo la lezione originale, ma nella versione più aderente al progetto dell’autore. Raos in effetti in una nota interna al libro ci tiene a precisare quanto segue: “È credo intorno al 2017 che Fabio Teti e Daniele Poletti cominciarono a parlarmi della possibilità di ripubblicare questo libro. Il testo qui presentato è identico a quello della prima edizione. Mi sono limitato, grazie a Daniele, a dargli l’impaginazione che avevo immaginato in origine, cioè la “forma” a cui le circostanze dell’epoca non mi avevano consentito di dare corpo. Ho anche subito ripensato alla lettura che Giuliano Mesa ne aveva fatto … Continua a leggere →

L’oblò < = > Adriano Spatola

  È uscita, a cura di Giovanni Fontana e Daniele Poletti, una nuova edizione dello storico, unico romanzo di Adriano Spatola, L’oblò, pubblicato nel 1964 da Feltrinelli (con in appendice, a completare l’opus narrativo dell’autore di Verso la poesia totale, anche il racconto Apocolocyntosis), accompagnato da testi critici di Fontana, Francesco Muzzioli e Chiara Portesine. Il volume (pp. 264, € 25) inaugura la collana «TOTALE. Adriano Spatola e altre scritture». Dopo l’edizione di Opera (che raccoglie tutte i lavori lineari e visuali del poeta) prosegue la riproposta dell’opera di Spatola, iniziata due anni fa, e si apre, con questo rinnovato progetto, un percorso verso quelle scritture che stanno al confine tra verbale e visivo o che comunque rappresentano un’oltranza del segno, proprio secondo lo spirito spatoliano e nella prospettiva antidogmatica e politicamente necessaria di una scrittura complessa.       ESTRATTI CRITICI   L’oblò: il romanzo come sublimazione della scrittura … Continua a leggere →

DISORDINI < = > Fiammetta Cirilli

  DISORDINI Fiammetta Cirilli   Formato: 16×20 cm Pagine: 112 euro 15 a cura di Daniele Poletti saggio di Cecilia Bello Minciacchi [dia•foria, marzo 2022 collana: floema – esplorazioni della parola per ordini potete scrivere a: info@diaforia.org   dal saggio di Cecilia Bello Minciacchi − «la mente lucida più di quello che dovrebbe». Per Disordini di Fiammetta Cirilli Togliere materia per scavare più a fondo. Incuneare lo sguardo. Incarnare pietas e giudizio nei gesti osservati, nelle connessioni allacciate tra cose, tra specie. In Disordini la scrittura procede così: elimina e affonda (elimina per affondare), spinge l’osservazione fino all’indelicatezza (ma con apparenza di misura, di controllo), allaccia animato e inanimato (corpo e casa), e vite di uomini e di insetti (minime, in entrambi i casi). L’interesse per il dettaglio sbalzato, che sembra al tempo stesso colto con una distanza noncurante e investito di senso, ha il suo allegorico corrispettivo nello stile: … Continua a leggere →

Ragioni, a piene mani, per l’«enfin!» < = > Augusto Blotto

  Ragioni, a piene mani, per l’«enfin!» AUGUSTO BLOTTO   Augusto Blotto, nato a Torino nel 1933 è considerato il poeta italiano più prolifico della sua generazione e forse della storia italiana: «titolare di un’opera in versi ove l’abnormità della dimensione fisica convive con una stupefacente invenzione verbale» (Stefano Agosti dal lungo saggio “La lingua dell’evento” a lui dedicato). Per ulteriori cenni biografici e per capire le fasi della scrittura blottiana si rimanda alla pagina Wikipedia. Blotto è uno di quei nomi trasversali della letteratura italiana, grande vecchio outsider, troppo singolare per essere ricompreso in qualsivoglia corrente. La lingua blottiana ha una cifra inconfondibile e senza eguali (e non si tratta di frase fatta o di circostanza: la sintassi, il lessico, i blocchi versali, costruiscono un’architettura che è difficilmente ripercorribile per ricchezza e varietà). In Blotto, la sperimentazione sulla lingua e sulla parola coinvolge le strutture profonde del testo e … Continua a leggere →

SATURAZIONI < = > Simona Menicocci

  SATURAZIONI di Simona Menicocci è un libro che invecchia e migliora con gli anni, come i vini di grande struttura e corpo. Composti tra il 2012 e il 2013, i centocinquanta testi che formavano l’opera si sono ridotti in questa edizione (la prima a stampa, se si eccettuano alcuni testi apparsi sul volume EX.IT – Materiali fuori contesto, e corredata da un ponderoso saggio a firma di Luigi Severi) a circa cento, dunque una «cospicua espunzione e una loro dislocazione in quattro sezioni, volta a proporre un percorso di lettura che potesse dar conto tanto della pratica di scrittura originaria, con le sue intenzioni e direzioni, quanto dell’esperienza retrospettiva del testo» (come scrive l’autrice). Ma pur evolvendo, maturando nel tempo, un lavoro come SATURAZIONI è destinato a rimanere un testo “inattuale”, fieramente allotrio, anche se lucidamente radicato nelle problematiche della storia e dell’etica, sempre valido, sempre reinterpretabile, rutilante nel … Continua a leggere →

eccetera. E < = > Luigi Ballerini

  Nel carrellino della spesa per questo Natale ecco finalmente la riedizione di “eccetera. E” di Luigi Ballerini. Risale al 1972 la prima edizione Guanda e al 2016 l’inserimento di questa prima raccolta nell’Oscar Mondadori dedicato a tutte le poesie dell’autore. Allora perché affrontare un nuovo sforzo editoriale? È presto detto. La ripubblicazione di “eccetera. E” rientra anzitutto nel percorso logico di riscoperta o di scoperta di quelle scritture, che per vari motivi, sono rimaste inascoltate, mal recepite e finanche osteggiate, ieri come oggi. [dia•foria aggiunge pertanto un tassello importante al suo catalogo letterario, improntato alla promozione della scrittura esplorativa e complessa. Inoltre, a nostro avviso, “eccetera. E” si inserisce in un momento storico molto difficile, appena dopo la Neoavanguardia, e questo non ha certo giovato alla ricezione dell’originalità e della vis critica che il libretto esprime. In effetti Ballerini, a 32 anni nel 1972, attraverso una ben recepita lezione … Continua a leggere →

## Ritorno su “spazio di destot” a cura di Simona Menicocci

  Rendere produttivo il falso appunti su spazio di destot di Simona Menicocci Non può esserci, né farsi, un discorso definitivo e definitorio su spazio di destot di Fabio Teti. Libro impossibile da etichettare o classificare, il cui senso – plurale, molteplice, opaco – sfugge, centrifuga, resiste a ogni tipo di irrigimentazione ermeneutica e provoca un dialogo/lettura ininterrotto, ma soprattutto infinibile. L’Ur-testo iniziale era infatti una raccolta di poesie d’amore che – resasi intollerabile all’occhio dell’autore sia per la sua natura privata, autoreferenziale e non ‘comune’, sia per l’autofiction di cui era intrisa – è stata distrutta, o meglio, decostruita attraverso due procedure che hanno scopi differenti. L’autore stesso spiega egregiamente i processi attuati: «Le due parti, ‘disfazione’ e ‘diversione’ nascono dal corpo di un medesimo testo, ossia un libro di poesie che scrissi tra 2004 e 2005, e di cui ho patito negli anni successivi tutta la falsità immanente … Continua a leggere →

# Ritorno su “spazio di destot” di Fabio Teti (a cura di Luigi Severi)

    La scrittura del rimosso. Su spazio di destot di Fabio Teti di Luigi Severi crâne abri dernier pris dans le dehors tel Bocca dans la glace (Beckett) Fai torto a me, ma è lui che trascini in catene (Euripide)   spazio di destot di Fabio Teti ([dia•foria, 2015) è un libro difficile, quasi dilaniato da contenuti incandescenti, ma gestito da un ordine rigoroso, in forza del quale lo spazio della scrittura, a partire da un percorso di desoggettivazione, arriva a dare un rilievo incendiario a elementi primi, realia caduti dal discorso individuale e collettivo: dal passo implacabile della metamorfosi, alle ferite della storia, ai difficili medicamenti. Scrive l’autore, nella parte finale del libro: «è sempre per essere vero, che faccio il mio incubo». Proprio la vista di ciò che è stato rimosso, e che la parola può riportare in superficie, potrà forse un giorno rendere di nuovo pronunciabile (vero) … Continua a leggere →

EMILIO VILLA { } DAVIDE ANDREATTA

In un articolo cumulativo, appena prima della distrazione da solleone, presentiamo le nostre due ultime pubblicazioni uscite a breve distanza l’una dall’altra. AA.VV – Emilio Villa | la scrittura  della Sibilla DAVIDE ANDREATTA – INSERT KOINÈ     Emilio Villa è stato artista, poeta, biblista, intellettuale, fondatore di riviste e iniziative culturali, promotore di talenti artistici nonché fermo sostenitore di valori dell’avanguardia. Il libro su Emilio Villa ha richiesto due anni di lavoro, ma in realtà tre se prendiamo in considerazione il fatto che il progetto nasce per il centenario dell’autore, come pubblicazione digitale apparsa  su  f l o e m a – esplorazioni della parola (e ivi ancora consultabile) il 30 maggio 2014. Dopo l’ebook -il primo in rete con una sostanziosa antologia poetica minima e con l’articolato sostegno di sei critici- è iniziato il percorso per il reperimento di nuove risorse intellettuali e finanziarie, per poter arrivare alla stampa di … Continua a leggere →

Nanni Balestrini e la poesia come questione < = > Fausto Curi + Colloquiale n.10

[dia•foria n.16 è un saggio breve di Fausto Curi sulle strutture poetiche di Nanni Balestrini e compare nella collana altroche ora dedicata alla letteratura e alla saggistica che non rientrano direttamente nella collana  f l o e m a – esplorazioni della parola.   Fausto Curi – Nanni Balestrini e la poesia come questione Caratteristiche del volume:F.to: 11,5 x 18,6Pagg.: 88Copertina: b/nConfezione: brossuraPrezzo: euro 9,00 Il libro può essere richiesto direttamente all’indirizzo: info@diaforia.org o  sui maggiori siti librari in rete: IBS, AMAZON, LA FELTRINELLI, UNILIBRO, etc. Pubblichiamo tuttavia l’annuncio dell’uscita del libro su  f l o e m a  sia per riprendere il discorso su Balestrini, che avevamo iniziato con lo stesso Curi nella pubblicazione CONTROMANO, sia per l’intervista che trovate a fondo pagina su argomenti di stretta pertinenza del blog. Dei cinque Novissimi Balestrini è il più radicalmente antinaturalista. Ma egli non si limita a evitare o a contrastare ogni tipo di imitazione. Sa che, giunto alla seconda … Continua a leggere →