Colloquiale n°5 con Andrea Leonessa

 

POSTUMI DELL’ORGANIZZAZIONE
Andrea Leonessa

All’indomani dell’ufficializzazione dei vincitori di OPERA PRIMA 2014, pubblichiamo un’intervista video con Andrea Leonessa, che è risultato tra i 5 finalisti del concorso.
Leonessa ha partecipato ad OPERA PRIMA con la silloge “Postumi dell’organizzazione”, da noi già proposta e analizzata alla fine del 2013. Potete leggere l’articolo generale a questo indirizzo: https://www.diaforia.org/floema/2013/11/01/postumi-dellorganizzazione-andrea-leonessa/ e l’approfondimento critico a cura di Pierfrancesco Biasetti qui: https://www.diaforia.org/floema/2013/11/18/saggio-breve-su-postumi-dellorganizzazione-di-a-leonessa/
E’ un peccato che “Postumi dell’organizzazione” non sia stato premiato, a favore di due opere che presentano a nostro avviso una “bella scrittura”, ma affetta da un autocompiacimento lirico eccessivo e da meccanismi appresi e ben oliati, ma privi di folgorazione; diciamo questo anche in ragione dei risultati dell’anno passato, che comprendevano la vittoria di una scrittura densa e rutilante come quella di Daniele Bellomi.

Questo Colloquiale nasce in modo atipico: abbiamo chiesto a Leonessa di rispondere con un video a quattro disegni-domanda eseguiti dall’artista Matteo Ciardini, l’intervista è stata curata da Walt G. Catalano. Buona visione e buon ascolto.

Domanda n°1
Domanda n°1


[…]

ZooFaq numero uno
D – Sento un grande vuoto dentro
come posso diventare meno spaziosa? Un corallo?
R – Un cadavere appare corposo, mmhh,
un cadavere occupa spontaneamente uno spazio;
non più <non finisci quello che hai iniziato>
bensì <ben fatto figliuolo, è così che si sta,
fagli vedere cosa significa essere morto>

[…]

(da “Yhwh answer”, in “Postumi dell’organizzazione”)

 

Domanda n°2
Domanda n°2 

Va bn, quest’oscuro corso compensa un’escrescenza
illetterata, spuntata dal sonno con un picco di luce:
pus the start button, un buco ha legato col sogno
esposto controluce dove una carne non sale, genera
lmente, ché un passato, mancando una puntata, prende
a sorsate presenze dal caso, le mesce al presente: ripete
un caso iso.lato, l’immagine di un’esecuzione massiva.

[…]

(da “Pus the start button”, in “Postumi dell’organizzazione”)

Domanda n°3
Domanda n°3

[…]

dicendo no no no questa carne non può
espellere ciò che è dentro, schifosamente
come un adolescente che dalla sua agenda
estrae un’autopsia quadrettata, una tavola
ospedaliera su cui poggiar le sue interiora
oppure, già meglio, come un corpo eretto
che fa outing lasciandosi cadere, finalmente
libero di esprimere la sua natura originale

[…]

(da “Sul vomitare negli uffici pubblici”, in “Postumi dell’organizzazione”)

 

Domanda n°4
Domanda n°4

 

Mamma, qui stanno le cose quadrupedi
le cose con le cose pelose sul basso, un gatto
genericamente pesante, un soggetto per attrito
nel moto della tenerezza assurda e violenta
un muscolo felino che annulla – fa nulla
sul basso, preme soprattutto un’assenza.

[…]

(da “Sulle cose quadrupedi piene di aria”, in “Postumi dell’organizzazione”)

 

 

Commenti

3 risposte a “Colloquiale n°5 con Andrea Leonessa”

  1. […] Colloquiale n°5 con Andrea Leonessa […]

  2. Avatar roberto batisti
    roberto batisti

    è un peccato, sì. proprio in ragione dei premiati nelle ultime due edizioni, però (Bellomi nel 2013, ma già Micaletto nel 2012), si può anche pensare che la giuria abbia ritenuto, a torto o a ragione, di non voler sposare troppo clamorosamente una determinata linea [speculo, beninteso: non ho il benché minimo contatto con gli organizzatori del premio]. anch’io avrei gradito la tripletta. certo, per quanto, come ho già notato in altra sede, i due premiati di quest’anno abbiano dei manierismi antipatici [dai tra-ttini e le pare(nte)si dell’una, ai troncamenti stilnovistici dell’altro], sicuramente sono poeti di livello più che dignitoso, nulla a che vedere coi vari premi Rimini. il video lo guardo appena non sono a lavoro, ciauz.

  3. Avatar Davide Castiglione

    Un peccato, sì. Ero tra i giurati, e posso giurare che nessuno dei finalisti, tranne Leonessa, è stato votato da me. Non so perché quest’anno ci sia stato un ripiegamento verso un orfismo stanchissimo e pretenzioso, e non so quanto la giuria sia cambiata rispetto all’anno scorso. A breve sul mio blog pubblicherò altre considerazioni sui finalisti e sulle mie preferenze, che sono però rimaste soltanto mie.

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