La Disputa Ciclica (1970-1985) < = > Lucio Saffaro

Lucio Saffaro (Trieste, 26 luglio 1929 – Bologna, 28 novembre 1998) è stato uno scrittore e pittore italiano. Appassionato di matematica, coniugò ricerca matematica e pittura. Studiò i solidi (soprattutto gli icosaedri esistenti in natura) e li rappresentò anche dipingendoli nei suoi quadri. La sua opera letteraria non è ancora stata indagata come si deve, ma ci troviamo di fronte a un caso di unicità assoluta nella nostra letteratura.   Di Lucio Saffaro [dia•foria si è occupata per la prima volta nel 2013 (vedi qui), quando la collana  f l o e m a – esplorazioni della parola era appena nata ed esisteva soltanto come osservatorio in rete. Dopo dieci anni riusciamo a dare conto, in forma di libro, di un frammento dell’ampia opera letteraria di questo eclettico artista, ancora tutta da scoprire e da affrontare dal punto di vista critico.   LUCIO SAFFARO LA DISPUTA CICLICA Volume di 172 pagg., … Continua a leggere →

Le api migratori < = > Andrea Raos

  LE API MIGRATORI ANDREA RAOS Il libro forse più apprezzato di Andrea Raos, seppure con una scarsa diffusione all’epoca, è proprio Le api migratori. Uscito per la prima volta nel 2007 per i tipi di Oedipus, [dia•foria ne propone una riedizione completamente rivista dal punto di vista grafico e editoriale, restituendo la lezione originale, ma nella versione più aderente al progetto dell’autore. Raos in effetti in una nota interna al libro ci tiene a precisare quanto segue: “È credo intorno al 2017 che Fabio Teti e Daniele Poletti cominciarono a parlarmi della possibilità di ripubblicare questo libro. Il testo qui presentato è identico a quello della prima edizione. Mi sono limitato, grazie a Daniele, a dargli l’impaginazione che avevo immaginato in origine, cioè la “forma” a cui le circostanze dell’epoca non mi avevano consentito di dare corpo. Ho anche subito ripensato alla lettura che Giuliano Mesa ne aveva fatto … Continua a leggere →

L’oblò < = > Adriano Spatola

  È uscita, a cura di Giovanni Fontana e Daniele Poletti, una nuova edizione dello storico, unico romanzo di Adriano Spatola, L’oblò, pubblicato nel 1964 da Feltrinelli (con in appendice, a completare l’opus narrativo dell’autore di Verso la poesia totale, anche il racconto Apocolocyntosis), accompagnato da testi critici di Fontana, Francesco Muzzioli e Chiara Portesine. Il volume (pp. 264, € 25) inaugura la collana «TOTALE. Adriano Spatola e altre scritture». Dopo l’edizione di Opera (che raccoglie tutte i lavori lineari e visuali del poeta) prosegue la riproposta dell’opera di Spatola, iniziata due anni fa, e si apre, con questo rinnovato progetto, un percorso verso quelle scritture che stanno al confine tra verbale e visivo o che comunque rappresentano un’oltranza del segno, proprio secondo lo spirito spatoliano e nella prospettiva antidogmatica e politicamente necessaria di una scrittura complessa.       ESTRATTI CRITICI   L’oblò: il romanzo come sublimazione della scrittura … Continua a leggere →

DISORDINI < = > Fiammetta Cirilli

  DISORDINI Fiammetta Cirilli   Formato: 16×20 cm Pagine: 112 euro 15 a cura di Daniele Poletti saggio di Cecilia Bello Minciacchi [dia•foria, marzo 2022 collana: floema – esplorazioni della parola per ordini potete scrivere a: info@diaforia.org   dal saggio di Cecilia Bello Minciacchi − «la mente lucida più di quello che dovrebbe». Per Disordini di Fiammetta Cirilli Togliere materia per scavare più a fondo. Incuneare lo sguardo. Incarnare pietas e giudizio nei gesti osservati, nelle connessioni allacciate tra cose, tra specie. In Disordini la scrittura procede così: elimina e affonda (elimina per affondare), spinge l’osservazione fino all’indelicatezza (ma con apparenza di misura, di controllo), allaccia animato e inanimato (corpo e casa), e vite di uomini e di insetti (minime, in entrambi i casi). L’interesse per il dettaglio sbalzato, che sembra al tempo stesso colto con una distanza noncurante e investito di senso, ha il suo allegorico corrispettivo nello stile: … Continua a leggere →

I-X (dal primo al senza numero) < = > Gian Paolo Guerini

  I-X (dal primo al senza numero) Gian Paolo Guerini I-X, dal primo al senza numero, libro primo della “trilogia del divenire/ inveire”, è, potrebbe essere, sarà, sarebbe. Romanzo? Certo, narrazione morenica, flusso sotterraneo di molteplici e inaspettate risorgive di senso, in forma di “scrittura espansa”, che mette in liquidazione non solo il portato politico dell’Avanguardia, ma anche di tutta quella sperimentazione puramente formale subito distinguibile per ozio e povertà di prospettiva. Summario di una scrittura di lungo corso, la trilogia consiste nella fusione e ri-velazione di libri e materiali inanellati in più di quarant’anni di scrittura, secondo una delle possibili declinazioni (quella che stiamo leggendo) di un procedimento permutativo potenzialmente illimitato. Secondo il De signatura rerum naturalium di Paracelso (dottrina per cui tutte le cose portano un segno che manifesta e rivela le loro qualità invisibili) «esiste una “Kunst Signata” che costituisce per così dire il paradigma di ogni … Continua a leggere →

Istruzioni politico-morali < = > Michele Zaffarano

ISTRUZIONI POLITICO-MORALI MICHELE ZAFFARANO   Un coaching mentale: è questo che ci propongono le Istruzioni politico-morali. Un esercizio di poesia pratica a uso e consumo dei giovani, poeti e non poeti, svolto a tappe forzate e a velocità di fast-forward. Le Istruzioni appartengono totalmente, integralmente e radicalmente alla loro epoca: esibendo una natura persino più corporate rispetto a quella degli uomini d’affari più accaniti, superano allegramente a destra l’ultraliberismo in affanno e s’impossessano degli elementi della lingua di quest’ultimo per risputarli poi fuori in forma di tautologie e di ridondanze, a mitraglietta, fino all’esplosione finale. Quello di Zaffarano è uno dei libri più divertenti che ci possa capitare di leggere in questi tempi così sinistri: il suo umorismo meccanico e sleale ci fa pensare a un Alfred Jarry che abbia barattato la bicicletta con il Falcon 1 di Elon Musk. La verità è che, proprio grazie al fatto di crederci … Continua a leggere →

Ragioni, a piene mani, per l’«enfin!» < = > Augusto Blotto

  Ragioni, a piene mani, per l’«enfin!» AUGUSTO BLOTTO   Augusto Blotto, nato a Torino nel 1933 è considerato il poeta italiano più prolifico della sua generazione e forse della storia italiana: «titolare di un’opera in versi ove l’abnormità della dimensione fisica convive con una stupefacente invenzione verbale» (Stefano Agosti dal lungo saggio “La lingua dell’evento” a lui dedicato). Per ulteriori cenni biografici e per capire le fasi della scrittura blottiana si rimanda alla pagina Wikipedia. Blotto è uno di quei nomi trasversali della letteratura italiana, grande vecchio outsider, troppo singolare per essere ricompreso in qualsivoglia corrente. La lingua blottiana ha una cifra inconfondibile e senza eguali (e non si tratta di frase fatta o di circostanza: la sintassi, il lessico, i blocchi versali, costruiscono un’architettura che è difficilmente ripercorribile per ricchezza e varietà). In Blotto, la sperimentazione sulla lingua e sulla parola coinvolge le strutture profonde del testo e … Continua a leggere →

THE OCCULTA POESIA < = > Mario Diacono

  THE OCCULTA POESIA, tre libri MARIO DIACONO   Mario Diacono, per molti non ha certo bisogno di presentazioni, figura nota di intellettuale integrale, è stato ed è fautore e facitore di avanguardie, nuove avanguardie e sperimentazioni. È nato a Roma nel 1930 e attualmente vive e opera a Brookline, Massachusetts. (Per approfondimenti biografici si può visitare la pagina di “Magazine Art”., che  è ricca di notizie ma anche di inesattezze.) Scrittore, critico d’arte, poeta verbovisuale, gallerista, amico di Sandro Penna e Emilio Villa, segretario di Ungaretti, professore universitario negli Stati Uniti, bibliofilo, autore della prima monografia su Vito Acconci, traduttore di Joyce, Michaux, Harold Bloom, tra i primi ad esporre artisti come Jean-Michel Basquiat, David Salle, Eric Fischl, Sandro Chia, Enzo Cucchi, Nicola De Maria, Ellen Gallagher: un percorso eccezionale, multiforme, tutto concentrato in una personalità sempre schiva e distante dai riflettori, che instancabilmente, come scrive Luca Lo Pinto: … Continua a leggere →

OPERA < = > Adriano Spatola – [dia•foria, agosto 2020

    Anno 2020, ADRIANO SPATOLA Riprendiamo direttamente da un nostro post del 2019, in cui annunciavamo l’uscita imminente del volume OPERA di ADRIANO SPATOLA. Le avventure editoriali sono spesso molto complesse e accidentate, ma oggi possiamo finalmente apprezzare in un unico tomo tutta la multiforme scrittura spatoliana. Ne parla Giovanni Fontana, curatore del libro, nel video. L’opera di Adriano Spatola è una delle più importanti e articolate del Novecento. Figura mitica di intellettuale multidisciplinare, nonché animatore delle maggiori esperienze di “sperimentazione letteraria” negli anni ’70 e ’80, Adriano Spatola ha però sempre intrapreso una via personale e mai di compromesso, rifiutando qualsiasi tipo di status-quo,  pur rimanendo in osservazione e in ascolto di nuove proposte e conoscenze. Nonostante  rappresenti una grandezza indiscutibile, Spatola non è ancora conosciuto (e in certi casi ri-conosciuto) come si conviene. Questa riedizione di tutta l’opera “poetica” vuole essere il primo passo per inaugurare dibattiti … Continua a leggere →

Alessandra Greco / Pasquale Polidori < = > NT / Waterloo

Escono due libri, ai tempi del Covid 2020, per le Edizioni Arcipelago itaca di Danilo Mandolini: NT (nessun tempo) di Alessandra Greco e Waterloo (Teoria estetica) di Pasquale Polidori, il primo in entrata di quarantena, il secondo in uscita, due libri molto importanti che potremmo definire “oppositivi” rispetto alla precarietà e precarizzazione del pensiero e degli accidenti virali. Si tratta di operazioni molto diverse l’una dall’altra (e abbiamo in animo di tornare con un intervento critico più compiuto sulla questione), ma sono due tipi di scrittura che, attraverso queste differenze, riescono a suggerire alcuni aspetti di quella “scrittura della complessità”, che stiamo cercando di delineare a macchia d’olio attraverso la nostra rivista CONTAINER – osservatorio intermodale. Sono due libri importanti perché non rappresentano il paradigma della “raccolta di poesie”, piuttosto di una scrittura progettuale, di pensiero. In entrambi i casi c’è una netta abdicazione dai codici reiteranti della poesia, dalla … Continua a leggere →