Colloquiale n.15 con Fabio Teti

FABIO TETI
COLLOQUIALE + spazio di destot (a seguire…)

 

Fabio Teti (1985). Nel 2013 ha pubblicato, all’interno del volume Ex.It. 2013. Materiali fuori contesto (Tielleci, Colorno), le prose di sotto peggiori paragrafi e, per La Camera Verde di Roma, b t w b h, uno dei cui testi è stato esposto, nel maggio 2014, al MACRO di Roma, nell’ambito della mostra collettiva se il dubbio nello spazio è dello spazio, a cura di Nemanja Cvijanovic e Maria Adele Del Vecchio. Nel marzo 2015, presso l’Unione Culturale Franco Antonicelli di Torino, ha partecipato al progetto La descrizione del mondo, a cura di Andrea Inglese, con l’installazione Hiro (anamorfosi è un avverbio di modo) ideata assieme a Simona Menicocci, con la quale ha anche organizzato il laboratorio prove d’ascolto, dedicato alle scritture ‘divergenti’ contemporanee, presso il WSP photography di Roma. Nel maggio del 2015, per le edizioni [dia•foria di Viareggio, esce spazio di destot. In traduzione inglese, è presente sul «Journal of Italian Translation» (2012) e nell’antologia online «FreeVerse – Contemporary Italian Poetry» (2013); in traduzione franscese, in «Nioques» (2015).

Nel 2015 con Fabio Teti [dia•foria inaugura la collana  f l o e m a – esplorazioni della parola , nata due anni prima come spazio web dedicato alle scritture sperimentali. Potete vedere l’articolo relativo a spazio di destot, QUI.

Di seguito proponiamo un’intervista allo stesso Fabio, tenutasi a Viareggio nell’estate del 2015, presso il Museo GAMC. Un’intervista quasi tutta fuori-sinc (visto che il tutto fuori-sinc è cosa già assodata!) sulle tematiche della scrittura che ci premono particolarmente e sempre.
Mentre nelle prossime settimane proporremo due saggi di approfondimento su spazio di destot a cura di Simona Menicocci e Luigi Severi.
Buona visione!

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