Lucio Saffaro (Trieste, 26 luglio 1929 – Bologna, 28 novembre 1998) è stato uno scrittore e pittore italiano. Appassionato di matematica, coniugò ricerca matematica e pittura. Studiò i solidi (soprattutto gli icosaedri esistenti in natura) e li rappresentò anche dipingendoli nei suoi quadri. La sua opera letteraria non è ancora stata indagata come si deve, ma ci troviamo di fronte a un caso di unicità assoluta nella nostra letteratura. Di Lucio Saffaro [dia•foria si è occupata per la prima volta nel 2013 (vedi qui), quando la collana f l o e m a – esplorazioni della parola era appena nata ed esisteva soltanto come osservatorio in rete. Dopo dieci anni riusciamo a dare conto, in forma di libro, di un frammento dell’ampia opera letteraria di questo eclettico artista, ancora tutta da scoprire e da affrontare dal punto di vista critico. LUCIO SAFFARO LA DISPUTA CICLICA Volume di 172 pagg., … Continua a leggere →
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*xilema L’ancora è propriamente quella istituzione dello spirito che consente l’attesa dell’essere e la dimenticanza del tempo. Gettata nel mare, un’ancora crea gorghi e passioni. La sua forma s’ispira al modello circolare dei ricordi e la catena che la tiene avvinta dipende dalla trasformazione stessa di tutte le memorie. Questa grande T moltiplicativa è il simbolo stesso della metamorfosi, lo scettro unitario e trasparente delle affinità del pensiero. (Trattato di ancoraggio – inedito, pubblicato su Anterem n°79, dicembre 2009) Avvicinarsi a Lucio Saffaro (Trieste 1929 – Bologna 1998) significa entrare in contatto con una figura assai complessa e inconsueta di intellettuale. Saffaro è stato pittore, scrittore e matematico e in tutte e tre le discipline è riuscito a sviluppare una ricerca profonda e originale, ottenendo riconoscimenti sia in Italia che all’estero. Osserviamo, per inciso, che alcune tematiche pittoriche dell’opera di Gino De Dominicis (come la stilizzazione e geometrizzazione di corpi, sospesi … Continua a leggere →
Con questo articolo parte Colloquiale, l’intervista che seguirà la pubblicazione di ogni autore su f l o e m a. Prima di passare al botta e risposta vero e proprio, mi preme riportare una parte interessante di un messaggio privato che Gian Paolo Guerini mi ha spedito. Chiedo aiuto a Nanni Cagnone che egregiamente chiarisce la differenza tra “poeta” e “letterato”:«La poesia non chiede devozione, bensì disperato orgoglio; non perché l’innaturale questione dell’originalità sia decisiva (dopo tutto, non è che l’effetto di una tradizione interrotta e l’equivalente del copyright, del mercantile trade mark), ma perché manifestare devozione, e sostenere da principio la propria dipendenza, è da letterati, non da poeti (i primi potrebbero essere la versione amatoriale o impiegatizia dei secondi). Invece di scrivere, gli adoratori dovrebbero limitarsi a sospirare, talora commuoversi, e allestire nostalgiche merende in sale da tè, guardandosi dal debole orgoglio che sempre accarezza ifans, a cui … Continua a leggere →