Colloquiale n°6 con Marco Giovenale

  MARCO GIOVENALE scritture di ricerca, prima e dopo il paradigma     La video intervista si è tenuta a Firenze il 21 novembre 2013, in occasione della presentazione del libro “Delvaux” (Oèdipus edizioni) di Marco Giovenale ed è focalizzata sul concetto di “scrittura di ricerca” e “scrittura post-paradigmatica”. Si tratta di un’intervista quasi estemporanea tale che Marco, considerata la densità delle domande, ha deciso qualche mese più tardi di regalarci un approfondimento scritto a quanto era già stato accennato a Firenze. COLLOQUIALE N°6/a a cura di Daniele Poletti   1) Partiamo da una considerazione terminologica che, seppure già scandagliata in lungo e in largo negli anni e dalla critica, può essere giovevole per affrontare il tema della “scrittura di ricerca”. Declinando la riflessione secondo la teoria degli insiemi: descrivici brevemente le parole “avanguardia”, “sperimentale”, “ricerca”,  per cercare di capire quanto sono tangenti alle nuove scritture. L’idea stessa di una … Continua a leggere →

Colloquiale n°1 con Gian Paolo Guerini

Con questo articolo parte Colloquiale, l’intervista che seguirà la pubblicazione di ogni autore su  f l o e m a. Prima di passare al botta e risposta vero e proprio, mi preme riportare una parte interessante di un messaggio privato che Gian Paolo Guerini mi ha spedito. Chiedo aiuto a Nanni Cagnone che egregiamente chiarisce la differenza tra “poeta” e “letterato”:«La poesia non chiede devozione, bensì disperato orgoglio; non perché l’innaturale questione dell’originalità sia decisiva (dopo tutto, non è che l’effetto di una tradizione interrotta e l’equivalente del copyright, del mercantile trade mark), ma perché manifestare devozione, e sostenere da principio la propria dipendenza, è da letterati, non da poeti (i primi potrebbero essere la versione amatoriale o impiegatizia dei secondi). Invece di scrivere, gli adoratori dovrebbero limitarsi a sospirare, talora commuoversi, e allestire nostalgiche merende in sale da tè, guardandosi dal debole orgoglio che sempre accarezza ifans, a cui … Continua a leggere →

Nasce  f l o e m a – esplorazioni della parola

“…l’arte e l’epos greco […] continuano a suscitare in noi un godimento estetico e costituiscono, sotto un certo aspetto, una norma e un modello inarrivabili.” Karl Marx: “L’arte greca e la società moderna” (Grundrisse, 1857-1858) Nella società in cui viviamo, dove è più facile abbattere un albero per costruire un marciapiedi o un rondò, invece che girargli intorno, mantenendo l’erettile architettura, f l o e m a  si propone di mostrare ciò che la sega, se meglio adoperata, poteva evitare: la sezione di un tronco. Nessuna postura pseudofuturista o rivoluzionaria, sappiamo di essere piccoli e forse minoritari, ma ciò che ci spinge a ritagliarci uno spazio nel mare magnum della rete e della cultura nazionale e oltre è la necessità di mostrare che “si possono suonare le foglie”, e lo si può fare probabilmente anche grazie a ciò che sta dentro il tronco. Il floema, detto anche tessuto cribroso o … Continua a leggere →