Bootleg: una creatura ibrida

[dia•foria supporta Bootleg, un progetto editoriale sperimentale curato da Cristian Confalonieri e Paolo Peraro che ha diversi punti di contatto con la realtà multiforme della nostra rivista. Bootleg vive e vivrà sia in rete che su carta proprio come [dia•foria e prende il suo nome dalle registrazioni non ufficiali dei concerti musicali. Nelle parole dei curatori ecco come viene spiegato il progetto:

Il concept:

Bootleg è il simbolico punto di fusione tra book e web blog, tra scrittura rapida e revisionata (perché frutto dell’esperienza dell’autore) e scrittura convenzionale (perché il saggio è un tassello di un progetto più ampio). Bootleg è un esperimento di comunicazione e di creazione di contenuti che unisce caratteristiche opposte delle due diverse dimensioni, è la nostra macchina da scrivere e il nostro torchio tipografico.”

Il progetto:

Bootleg è una raccolta di saggi e interviste. Un osservatorio under 40, composto da professionisti del settore design, moda, comunicazione, arte e psicologia. Il tema della pubblicazione è la progettualità in tutte le sue forme, con spiccata attenzione verso la percezione, la sperimentazione, la ricerca e il funzionamento del cervello. Il progetto si basa su un paradosso di forma: descrivere il futuro tramite una tecnica antiquata. La connotazione sarà strettamente 1.0; non è prevista interazione con gli utenti, non sarà quindi possibile commentare o votare i contributi tramite i consueti meccanismi social.
La connotazione classica si riscontra anche in altri aspetti: i tipici contenuti web attuali sono caratterizzati da notevole brevità e dalla trattazione di temi di stretta attualità. Bootleg vuole invece distinguersi per gli approfondimenti verticali e per la trattazione di temi di ampia longevità.”

Copertine dei primi 6 numeri di Bootleg

Timeline di pubblicazione:

“La prima fase del progetto è una webzine, con 10 uscite bimestrali. Ogni issue della webzine è un pdf scaricabile dal sito dedicato. Tutti i contenuti del libro verranno pubblicati online man mano che il progetto si svilupperà.
La comunicazione avverrà attraverso web e newsletter ai 25.000 iscritti di Studiolabo, con la possibilità di seguire il progetto iscrivendosi a feed, twitter e facebook.
Il progetto si conclude con la pubblicazione di un volume riepilogo con tutti i saggi (o una selezione) edito e distribuito da una casa
editrice del settore. È possibile che non tutti i saggi verranno inclusi nel libro, la scelta dell’indice è responsabilità dell’editore e della direzione di Bootleg.
Ad ogni Autore partecipante a Bootleg verrà consegnata una copia del libro.”

Bootleg – Il libro

Scrivere per Bootleg:

“L’autore di Bootleg deve operare nel campo della percezione e della progettualità, deve avere una profonda conoscenza teorica del tema in oggetto mescolata ad una esperienza pratica dello stesso, deve avere meno di 40 anni.
L’autore di Bootleg può scrivere: un articolo, un saggio, un’esperienza personale, un racconto che tratti argomenti legati alla progettualità, alla psicologia, alla percezione, ad una o piu tecniche di comunicazione e/o rappresentazione che l’autore conosce.
Il tema viene proposto dall’autore e concordato con la direzione di Bootleg. Non è possibile citare aziende o progetti se non imprescindibili al fine della comprensione del saggio. Saranno ammessi solo articoli/saggi al di sopra delle tendenze del momento o di rappresentanza di un progetto e azienda.
È possibile proporre immagini e infografiche di supporto all’articolo. Non c’è un limite di cartelle prefissato.
L’autore viene citato a firma del saggio, oltre al nome e cognome può indicare una dicitura aggiuntiva (in questo caso è possibile citare
progetti o aziende legate all’autore e un sito web).”

[dia•foria ha rielaborato graficamente uno dei saggi apparsi sul primo numero di Bootleg, Questa sera a cena: la tecnotirannia, di Cristian Confalonieri, inaugurando così paperOFF, i progetti della rivista che vivranno solo online. Questo primo esemplare è scaricabile QUI.


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